mercoledì 31 dicembre 2008

martedì 30 dicembre 2008

l'Ave Maria.

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O Maria,
non so quando cominciai a pronunziare il tuo nome. Non so quanto tempo impiegai ad imparare l'Ave Maria. Certamente doveva esserti meraviglioso ascoltare quelle parole che fiorivano sulle labbra a formare la prima innocente preghiera rivolta a te con i segni e i sospiri della mamma. Quanto tempo è passato! Quante cose sono cambiate! Ma quella preghiera scandisce ancora i momenti della mia giornata.
Quelle parole, sempre le stesse
non hanno risentito il logorio del tempo, la monotonia della ripetizione, quasi per incanto, me le ritrovo sulle labbra, come allora, a formare la preghiera della fiducia senza limiti, della semplicità, dell'abbandono, del rifugio, del ritorno, della consapevolezza, dell'incontro con il tuo cuore di madre.
E non è stata una scoperta quando ho costatato che alcuni si rivolgevano a te con le stesse parole e che altri sapevano pregarti soltanto così.

Piccoli e grandi, dotti ed ignoranti,
in ogni angolo della terra, da sempre, come attratti da una forza interiore, affascinati dal tuo volto e dalla tua persona, forse mai visti ma soltanto segnati nel fondo dei loro ricordi, hanno piegato in ognuna di quelle parole una pagina della propria vita, formando inconsapevolmente e meravigliosamente un coro che non finisce mai. E che non si sperde nell'anonimato, perché tu raccogli ed ascolti quelle parole ad una ad una, perché tu soltanto sai capire ciò che nasconde e ti vorrebbe dire ciascuno di noi.

Forse per questo mi piace pregarti così!
Senza paura di sbagliarmi, o di parlarti con parole incomprensibili e difficili, o di offenderti forse con sentimenti vuoti ed insignificanti per la mia vita cristiana e per i tuoi insegnamenti di madre di Gesù e madre mia.

Santuario della MADONNA DELLA CORONA - Spiazzi (VR)

martedì 23 dicembre 2008

A Gesù Bambino

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A Gesù Bambino

Dolce pargolo mio divino, in Te spero e da Te attendo una grazia particolare: dammela Gesù, non farmela aspettare.

Tu sei nato poverello... dolce bambinello, da una Madre Vergine e bella, buona e ricca di virtù. Giuseppe Tuo padre putativo, Ti ha accolto come figlio e Ti ha dato un esempio di silenzio, di preghiera, di adorazione perpetua al Padre Celeste, nella Trinità SS.ma.

Tua Madre Maria, Ti ha insegnato ad essere umile e obbediente, generoso e caritatevole. Fammi perciò, allora, per i meriti dei Tuoi genitori, la carità della grazia che Ti chiedo e T'imploro. Amen.

Madre Provvidenza

sabato 20 dicembre 2008

BUON NATALE


Felice Natale...

Natale, giorno «unico»

DIO, L'ETERNO, ENTRA NEL TEMPO

Viviamo nel tempo. I nostri giorni passano uno dopo l'altro sempre uguali. Ma c'è un giorno «diverso», un giorno «unico», centro di tutti i giorni, in cui l'Eterno è entrato nel tempo. Un giorno che ha diviso in due i giorni dell'uomo: i giorni dell'attesa di Dio salvatore e i giorni della sua presenza in mezzo a noi. È il giorno di Natale. Da quando Gesù è nato a Betlemme l'uomo non è più solo in questo mondo, abbandonato a se stesso, senza meta, senza speranza nella sua ricerca di vita, di unità, di riconciliazione e di comunione. In mezzo agli uomini c'è lui, Gesù, il Dio con noi, il nostro Salvatore, il nostro Liberatore.

AVE MARIA

Ave, o Maria...

Natale, Dio ha una madre

MARIA, LA MADRE DEL SIGNORE

Maria è la madre di Gesù, la madre di Dio fatto uomo, la donna che ha dato alla luce il figlio di Dio, che lo ha stretto fra le sue braccia, che lo ha nutrito con il suo latte. Maria è la creatura totalmente vuota di sé che ha accolto in sé il Creatore. Il lei Dio è diventato Gesù, uno di noi, nostro Salvatore. La contemplazione del mistero di Maria, fa sbocciare nel cuore, un canto di ringraziamento senza fine per le meraviglie che Dio ha compiuto in lei. La vita di Maria si intreccia con quella di Gesù, e con quella di ogni uomo che vive in questo mondo. La madre di Gesù è madre nostra. Chi la incontra e si affida a lei come un bambino, non è più solo nel cammino della vita.

martedì 16 dicembre 2008

Maria, mammina mia



Maria, mammina mia

O Maria, mammina mia, mammina cara! Io ti voglio più bene di tutte le creature. Sei bella, Maria, e io mi glorio di avere una mammina così splendida. Vorrei avere una voce così forte per invitare i peccatori di tutto il mondo ad amarti, o Maria. Vorrei volare per invitare le creature tutte ad amare Gesù e ad amare te, Maria. Cara mammina, bella mammina, bella Vergine Maria, benedetta Madre, tenerissima Madre, Consolatrice. Verrò sempre dietro a te, benedetta Madre, e camminerò sempre vicino a te. Amen.



martedì 9 dicembre 2008

Santa Teresa del Bambin Gesù del Volto Santo

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NOVENA DELLE ROSE.

Santissima Trinità Padre, Figlio e Spirito Santo io vi ringrazio per tutti i favori e le grazie di cui avete arricchito l'anima della Vostra serva Santa Teresa del Bambin Gesù del Volto Santo, Dottore della Chiesa, durante i suoi ventiquattro anni trascorsi su questa terra e , per i meriti di questa Vostra Santa Serva, concedetemi la grazia che ardentemente desidero (qui si formula la grazia che si vuole ricevere) se è conforme alla Vostra Santa Volontà e per il bene della mia anima.
Aiutate la mia fede e la mia speranza , o Santa Teresa del Bambin Gesù del Volto Santo; realizzate ancora una volta la Vostra promessa di passare il vostro Cielo a fare il bene sulla terra, permettendo che io riceva una rosa come segno della grazia che desidero ricevere.

Si recitano a seguito 24 "Gloria al Padre..." seguiti da: Santa Teresa del Bambin Gesù del Volto Santo, prega per noi.

lunedì 8 dicembre 2008

La Madonna della Lettera" (Patrona di Messina)

La Madonna della Lettera" (Patrona di Messina)

Unica al mondo: una epistola scritta dalla Vergine Maria (Nella foto statua che campeggia nel porto di Messina con la scritta che ricorda la lettera)

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Secondo la tradizione, verso l’anno 42 si trovava a Reggio Calabria
l’apostolo Paolo diTarso che, su invito dei Messina,
venne a sbarcare in Sicilia, circa 12 Km a sud di

Messina (vicino l’attuale Giampilieri) in una località che fu chiamata Cala San Paolo.

A Messina l’apostolo non si fermò per molto. Infiammati dalla sua predicazione,
molti cittadini si convertirono al Cristianesimo e molti di loro manifestarono il desiderio
di andare a visitare i luoghi santi e, possibilmente, di conoscere di persona anche
Maria di Nazareth ed i suoi familiari.

Di questa delegazione la tradizione della Chiesa messinese ricorda Geronimo

Origgiano, Marcello Benefacite, Centurione Mulè e Brizio Ottavia.

Al loro arrivo a Nazareth, Maria accolse i delegati con materno affetto, ed alla loro

partenza li gratifidi una lettera di protezione, arrotolata e legata con una ciocca

dei suoi capelli. La delegazione tornò a Messana l’8 settembre dello stesso anno.

Nel manoscritto in lingua ebraica, tradotto in latino nel 1480 dal greco-messinese

Costantino Lascaris, si leggeva:

Maria Vergine figlia di Gioacchino, umilissima serva di Dio, Madre di

Gesù crocifisso, della tribù di Giuda, della stirpe di David, salute a tutti i

Messinesi e benedizione di Dio Padre Onnipotente. Ci consta per pubblico

strumento che voi tutti con fede grande avete a noi spedito Legati e

Ambasciatori, confessando che il Nostro Figlio, generato da Dio sia Dio e

uomo e che dopo la sua resurrezione salì al cielo: avendo voi conosciuta

la via della verità per mezzo della predicazione di Paolo apostolo eletto

per la qual cosa BENEDICIAMO VOI E LA VOSTRA CITTA’ della

quale noi vogliamo essere perpetua protettrice.

"Apud Messanenses celebris est memoria B. Virginis Mariae, missa ipsis ab

aedem dulci epistola": così si legge nel "Chronicon Omnimodae Hisitoriae" di

Flavio Lucio Destro, scritto nel 430 d.C. e dedicato a S. Gerolamo.

Una notazione importantissima che fa giustizia sommaria di quanti hanno sempre

ritenuto che la Lettera vergata da Maria Vergine il 3 giugno dell'anno 42 e portata

a Messina l'8 settembre dello stesso anno, sia stato un falso chirografo.

La testimonianza dello storico romano Flavio Lucio Destro, che si riferisce all'anno 86,

non lascia ombra di dubbio, come egli stesso ha scritto:

"Celebre è presso i messinesi la memoria della dolce epistola scritta dalla Beata

Vergine Maria". Festività per la città di Messina: il 3 Giugno.

domenica 7 dicembre 2008

Preghiera alla Immacolata Concezione

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Preghiera alla Immacolata Concezione

O Vergine purissima tu hai scelto di manifestarti splendente di dolcezza e bellezza nella grotta di Lourdes, rivelandoti come l'Immacolata concezione.

Vergine Immacolata, tu conosci i nostri desideri, i nostri bisogni, le nostre sofferenze. Volgi su di noi i tuoi occhi misericordiosi. Accogli con amore le nostre preghiere, e rispondi favorevolmente alle nostre suppliche.

Intercedi per noi presso il tuo Divin Figliolo Gesù e con la tua dolcezza e compassione aiutaci nella nostra missione di assistenza alle persone sole e malate.

Noi confidiamo nel tuo amore.

Elena, Legionaria di Maria

sabato 29 novembre 2008

venerdì 28 novembre 2008

Ti amo, Maria

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Ti amo, Maria
O Maria, Madre mia, io so chi devo amare dopo Dio: sei tu, Vergine Santa, Vergine piena di grazia. Io ti amo Maria, perché tu sei la Madre di Dio, la Madre di Gesù, mio Salvatore. Io ti amo, perché tu sei la Madre di tutti gli uomini, la Madre dei Santi, la Consolatrice di coloro che soffrono. Io ti amo, Maria, perché tu sei mia Madre, la mia dolce e tenera Madre. O Maria, io sono felice di avere una mamma dolce e buona come te. O Madre mia dolcissima, voglio amarti con cuore di figlio. Voglio essere tuo, tutto tuo, per sempre tuo. Che cosa sarei io senza dite, o Maria? Ma io so che tu non mi abbandonerai mai! O mamma mia Maria, eccomi qui davanti a te. A te affido la mia vita. Ti prego: guidami tu sulla via che conduce al cielo all'incontro con Gesù, tuo Figlio, nella gioia senza fine del Paradiso. Amen.