martedì 25 ottobre 2011

PER LE ANIME DEL PURGATORIO

Adorato Gesù, nostro Dio e Salvatore, dopo averci salvato morendo sulla Croce, andasti subito a consolare le Anime dei defunti che con vivissimo desiderio aspettavano nel seno di Abramo il sospirato Liberatore. Mi presento oggi al santogioisti, Gesù, quando tutte quelle Anime belle Ti accolsero come loro Redentore, con grande felicità Ti circondarono, con riconoscenza risposero ai tuoi abbracci e con cantici festosi Ti seguirono nella tua Ascensione al Cielo. Ancora tante Anime elette, però, soffrendo e piangendo sospirano il loro Liberatore, attendono Te, o Gesù, che col tuo Sangue e con la tua santa Croce hai riaperto il Paradiso. Tu, Liberatore delle Anime, sei qui e dal tabernacolo eucaristico T'immoli per tutti. Mio Dio, Tu sei qui ed hai operato il grande miracolo di esserti unito a noi così strettamente da renderci una sola cosa con Te. Non solo Ti unisci a noi per mezzo della Santa Comunione, quando Ti riceviamo e Ti stringiamo vivo, vero e reale al nostro cuore, ma anche quando ci associ nell'infinita tua bontà all'opera della Redenzione delle Anime. tabernacolo per ricordarti, o Redentore delle Anime, quei momenti di felicità indicibile, quando cogliesti i frutti di tante tue sofferenze, applicando alle Anime del Purgatorio i meriti della tua Croce e le liberasti dal luogo dove da tanti secoli Ti stavano aspettando. Come

Per questi grandi privilegi, o Signore, io Ti offro tutte le tue sofferenze dall'istante dell'incarnazione fino all'ultimo respiro sulla Croce; Ti offro il Sangue che per noi haisanto versato, le perfette riparazioni che hai offerto al Padre per noi, tutti i tuoi meriti, i dolori di Maria, tua Madre, tutte le Celebrazioni Eucaristiche che si offrono sulla terra, e con questo tesoro di infinito valore, Ti domando la liberazione delle Anime del Purgatorio, specialmente di quelle che più mi stanno a cuore. Per mezzo del tuo Sangue prezioso, o Signore, siano purificate da ogni macchia. Dal tuo tabernacolo ora, Gesù, benedicimi, concedimi la grazia di saper amare di più e di vivere in modo da poter morire senza debiti con la tua giustizia

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